lunedì 30 dicembre 2013

Essinizia! I fratelli Grimm! (1)



!!!ATTENZIONE!!!

IL SEGUENTE ARTICOLO è IMPRECISO, INESATTO 

E BRUTTO

 !NON RAPPRESENTA IL BLOG!

PER UNA VERSIONE MIGLIORE VENITE QUA!!!

ALTRIMENTI CONTINUATE PURE... A VOSTRO 

RISCHIO E PERICOLO!







<<Salve a tutti! Cominciamo oggi la pubblicazione dei miei piccoli brani e allora, perché non partire proprio con uno dei temi più sottovalutati degli ultimi decenni, le favole?>>

<<Le favole? Ma son stronzate per bambini, ma chi se le caga? In fondo che vuoi che siano? Sono solo dei raccontini senza troppo senso in cui gli animaletti belli parlano, cantano e aiutano il protagonista a incontrare la sua amata, eccheppalle!>>

<<Ecco, se pensate che le favole siano come ve le hanno sempre raccontate o come ci sono state presentate da celebri cartoni animati, sappiate che per tutti questi anni non vi hanno che propinato nient’altro che misere ombre di quell’insieme di storie e tradizioni portatrici di sapere popolare trasmesse oralmente di generazione in generazione e i cui temi sono tutt’altro che casti, puri e immacolati!

Questa volta faccio riferimento in particolare alle favole raccolte in giro per tutta la Germania nel corso degli anni dai due fratelli Grimm nei primi decenni dell’800. Ma, prima di parlare del motivo che spinse due giuristi rivoluzionari come loro a intraprendere una delle più ardue campagne di raccolta dati della storia della letteratura, bisogna quantomeno accennare prima al gran casino che regnava in quegli anni nel centro Europa.

I nostri fratelli nascono vicino a Francoforte verso la fine del ‘700, un periodo molto turbolento per le loro zone: infatti la Germania, come noi oggi la intendiamo, ancora non esisteva! O meglio, se la popolazione si riconosceva tutta come appartenente allo stesso gruppo culturale, sulla carta le cose non stavano esattamente così. Ma vediamo meglio la situazione con un MAGICO…

TUTTORIAL!

Occorrenti:- un tavolo da cucina
                    -un tagliere di legno
                   -un biscotto di quelli digestivi tondi o comunque molto friabili
                  -un mattarello o una mazza, un oggetto lungo e duro insomma (tutti ridono)
Istruzioni:-ponete il tagliere sul tavolo; dunque adagiate sopra di esso il biscotto
                  -afferrate saldamente la mazza o il mattarello
                 -date un forte colpo secco con la mazza sul biscotto(attenti a beccarlo)
                 -dividete le briciole in due gruppi che però non siano distinti l’uno a destra e l’altro a sinistra, per dire, ma facendo in modo che ci siano come delle isole di un gruppo circondate da pezzi di un altro e…

Avrete la vostra Germania dei primi dell’800!


No, seriamente, ai tempi era tutto un casino gigantesco: non un’unica entità politica ma un agglomerato di staterelli e città indipendenti che più o meno alla fine formavano due gruppi: la Confederazione degli Stati Uniti della Germania da una parte e la Prussia dall’altra. Diciamo che se il primo gruppo non è che fosse chissà quale gran cosa, l’altro al contrario era talmente potente da essere chiamato “un esercito con uno stato” e aveva a capo ai tempi addirittura un sovrano illuminato, cosa rara per quell’epoca: non si intende una lampadina da comodino (tutti ridono ancora più forte), quanto un uomo che regnava basandosi su ideali illuministici.
 L’Illuminismo è la più grande corrente di pensiero del ‘700 Europeo e si rifaceva a una eccessiva razionalizzazione delle cose: invece di vedere il mondo con il cuore e il sentimento la gente cominciò ad analizzarlo usando occhi e cervello e, in Francia, di fronte agli sprechi e eccessi di una corte gestita da un re incapace che aveva l’arroganza di dichiararsi scelto da Dio, la classe media, ovvero la borghesia, decise di ribellarsi in modo molto violento: era la rivoluzione francese. Dopo una serie di aspre e sanguinosissime lotte politiche interne tra i capi del movimento ecco che a salire al potere fu il terrore di ogni buon cattolico, il mostro francese, la minaccia della guerra: Napoleone Bonaparte, uno dei più grandi diffusori della politica illuminata. Forse un po’ troppo illuminata. Tra i vari cambiamenti che apportò in Francia introdusse un codice di leggi che portava il suo nome (non si è mai abbastanza al centro dell’attenzione un tempo come oggi). Tale insieme di norme era basato su un utilizzo forte e sistematico della ragione, allontanando le leggi da un ideale stato di natura considerato primitivo e barbaro dai troppo razionali legislatori del tempo. Ma “Mister Tamburino, rimettiamoci la maglia, che i tempi stanno per cambiare”! Infatti ogni volta che nella storia del pensiero umano si instaura in modo solido una certa corrente ideologica, ecco che se ne forma una nuova e assolutamente contraria: il Pre-Romanticismo seguito poi da suo figlio, il Romanticismo. Tra le varie caratteristiche di questo movimento molto complesso, oltre al mettere in primo piano le emozioni rispetto al pensiero razionale, c’è pure il concetto di spirito popolare: l’uomo non è più visto come un singolo ma come una massa che, tutta unita da lingua, tradizioni e religione, si deve trovare sotto un’unica nazione per volere Divino: il Risorgimento, insomma. In Germania, come anche in Italia, il problema era molto sentito: il grande popolo unito doveva risultare legato anche sulla carta! Ma secondo quali leggi? Secondo le leggi naturali che regolano l’uomo fin dall’origine dei tempi: questa la presa di posizione di un certo studioso universitario di giurisprudenza nell’attuale Germania, tale Savigny, che compose un codice in risposta a quello di Napoleone. E chi furono amici e collaboratori di un esperto così illustre? Ma proprio i nostri due fratelli, Jacob (1785-1863) e Wilhelm (1786-1859), ai tempi assidui studiosi di legge nella stessa università!
 Dal temperamento molto diverso tra di loro, serio e introverso il primo, vivace e fantasioso l’altro, essi diedero vita a una delle più prolifiche collaborazioni della storia realizzando un’accoppiata perfetta: non solo raccolsero e analizzarono con metodo scientifico le favole della tradizione germanica, primi in questo genere ad applicarsi in modo così rigoroso, ma furono anche studiosi di testi, grammatici e anche politici. Si può infatti dire che essi fossero dei veri e propri rivoluzionari per quell’epoca propugnando valori democratici ed opponendosi al potere monarchico: tutti questi ideali confluirono poi negli scontri armati del ’48 e che portarono una ventina di anni dopo, nel 1862, alla formazione dello stato Tedesco come noi lo conosciamo oggi. Un contributo enorme quindi, di cui anche noi Italiani oggi beneficiamo: senza anche gli ideali risorgimentali Tedeschi qualcosa come la spedizione dei mille condotta da Garibaldi non sarebbe mai stata concepita né tantomeno messa in atto!

Ma è proprio nella loro raccolta di favole che l’idea di popolo tedesco si incarna con più passione e forza: gli oltre 200 racconti brevi sono un vero concentrato di cultura e sapere popolare rimasto immutato nei secoli e che presenta caratteristiche comuni non solo in tutto il centro Europa, ma anche nel mondo intero: le situazioni si ripetono, i nomi tornano e i messaggi non cambiano. Il primo grande raccoglitore di favole è il semi-leggendario Esopo, dalla Grecia, che presenta tratti poi riscontrabili anche nel suo successore di epoca Romana, Fedro, e che troviamo tranquillamente coi Grimm: primo tra tutti il più noto e famoso. Quale??  Ma la presenza di animali parlano con gli uomini! Questo elemento proietta il lettore in un universo parallelo, in un periodo mitico di pace e concordia tra mondo umano e animale, dove il diritto naturale regnava sovrano. Scherzi, motteggi e indovinelli, uniti a un insieme di caratteristiche sempre ricorrenti, si protraggono nel corso dei secoli e sono riscontrabili in opere medievali come ad esempio il “Novellino”, una raccolta di racconti di tradizione basso-popolare del 1200. E non deve quindi sorprendere più di tanto se sono ben più di una le favole riportate dai due fratelli in pieno ‘800 che presentano situazioni identiche a quelle narrate da Giulio Cesare Croce nel ‘500 nella sua opera di estrazione popolare “Le Astuzie di Bertoldo e la Semplicità di Bertoldino”. Si fa strada l’idea di una saggezza insita nell’uomo che supera l’artificiosità burocratica dei vari codici legislativi; e così è Sancho Panza, personaggio simbolo del sapere motteggiante di carattere popolare, nel seicentesco “Don Chisciotte” di Cervantes a essere giudice delle varie liti e contese che si svolgono sull’isola a lui data in affidamento per gioco da due signori che lo volevano gabbare. Nelle favole i tipi umani sono stereotipizzati e ricorrenti: il sarto povero ma furbo, la ragazza egoista che alla fine si pente e la matrigna malvagia solo per citarne alcuni.

Ma quando pensate a questi racconti non vi venga in mente di immaginarveli come se fossero saltate fuori da un film della Disney, ma dal peggiore dei film di Saw! Cadaveri bolliti, teste che rotolano, uomini mangiati, sorelle accecate da corvi affamati e bambini dati in pasto ai propri genitori: cose da far accapponare la pelle! Ma pensiamo solo un attimo a Cappuccetto Rosso! Il lupo mangia una vecchia e una bambina! Le mangia! Un lupo! Poi arriva il cacciatore e che fa? Gli apre la pancia con un coltellaccio unto e bisunto, scava tra le budella (immaginatevi il sangue e lo schifo), fa uscire le due inspiegabilmente ancora vive ma tutte ricoperte di succhi gastrici, pezzi di contorno e schifo vario, le sostituisce alla bell’emeglio con dei grossi massi ancora sporchi di umido terriccio sporco e pieno di insetti, ricuce stomaco e pancia rimettendo le frattaglie a posto e, quando il lupo si sveglia e si avvicina a un laghetto per bere, ecco che per il peso precipita dentro e là muore annegato rimanendo sul fondo tutto gonfio e  blu con gli occhi sbarrati che guardano verso la superficie…

Mioddio lo schifo!

Ma concludiamo, dunque, tirando le somme di questo lungo discorso che spero non vi abbia annoiato! L’importanza avuta dai fratelli Grimm nel comporre la loro opera non sta tanto nel genere da loro scelto o nel target che inevitabilmente tale formato comporta, quanto nell’ideologia di fondo su cui si basa e nel background in cui affonda le sue radici.
 Personalmente consiglio l’edizione della Einaudi (€15,00) non perché riceva dei favori dalla casa editrice, quanto perché questa è un’edizione completa e integrale di tutte le fiabe con una traduzione magistrale di Clara Bovero esaltata, proprio per questo suo lavoro, da Calvino in persona! Da leggere di fila, una dietro l’altra, non nascondo che siano alla fine pesanti e rischiano di annoiare però se avete bisogno di qualche riga leggera per staccare i ritmi lavorativi o di studio andrà benissimo!
 Ovviamente qualunque cosa voi abbiate voglia di dire non dovete far altro che scriverla sotto forma di commento o mandarmela come messaggio privato a cui sarei felice di rispondere! Ringrazio chiunque stia leggendo queste righe sia che abbia letto tutto, sia che veda solo quest’ultima parte: grazie anche solo per aver perso pochi, pochissimi secondi della tua vita, oh lettore, per aver visto il mio lavoro e… alla prossima!>>
Riccardo.

domenica 29 dicembre 2013

Le mie letture del 2013

Ed ecco a voi... l'elenco dei libri letti da me lungo tutto il 2013!


1."Anabasi di Alessandro"; Arriano; Bur.
2."I Filosofi All'Asta, Il Pescatore, La Morte di Peregrino"; Luciano; Bur.
3."Storia Vera"; Luciano; Bur.
4."Baldus" (vol1 e 2); Teoflio Folengo; Utet.
5."Satyricon"; Petronio; Bur.
6."Lettere Pantagrueliche"; Rabelais; Archinto.
7."A Un Bibliomane Ignorante"; Luciano; Archinto.
8."Piatti Proibiti e Ricette Segrete"; Dumas, Ibis.
9."Metamorfosi"; Mary Shelley; Tartaruga.
10."Storia del Dottor Faust"; Spies; Garzanti.
11."Sulla Divinazione"; Cicerone; Garzanti.
12."I masnadieri"; Schiller; Mondadori.
13."Mistero Buffo"; Dario Fo; Einaudi.
14."Il Sogno, Il Gallo, L'Asino"; Luciano; Mondadori.
15."Matilda"; Mary Shelley; Marsilio.
16."Justine"; De Sade; Bur.
17."Viaggio Al Centro Della Terra"; Verne; Bur.
18."La Magia"; Apuleio; Minerva.
19."Le Astuzie di Bertoldo e La Semplicità di Bertoldino"; Croce; Garzanti.
20."La principessa di Babilonia, Lettere di Amabed"; Voltaire; Feltrinelli.
21."Corpus Hermeticum"; Bur.
22."Il Castello di Otranto"; Walpole; Costa&Nolan.
23."2001 Odissea nello Spazio"; Clarke; Nord.
24."Tristram Shandy"; Sterne; Mondadori.
25."Alessandro o Il Falso Profeta"; Luciano; Adelphi.
26."Il Maestro e Margherita"; Bulgakov; Einaudi.
27."Don Chisciotte, vol.II"; Cervantes; Mondadori.
28."L'Odalisca"; Voltaire; Coniglio.
29."L'Anti-Justine"; Restif De La Bretonne; ES.
30."I Gioielli Indiscreti"; Diderot; Bur.
31."Sesso e Mito" (vol.1 e 2); Saba Sardi; Longanesi.
32."Guglielmo Tell"; Schiller; Einaudi.
33."Elogio Alla Follia"; Erasmo da Rotterdam; Mondadori.
34."Maria Stuart"; Schiller; Mondadori.
35."Fiabe"; Grimm; Einaudi.
36."Wallenstein"; Schiller; garzanti.
37,"I Misteri di Udolpho"; Radcliffe; Bur.
38."Vita di Demostene-Cicerone"; Plutarco; Garzanti.
39."L'Ingenuo, L'Uomo Da Quaranta Scudi"; Voltaire; Feltrinelli.
40."Fight Club"; Palahniuk; Mondadori.
41."Tutti i Racconti (1925-1926)"; Lovecraft; Mondadori.
42."Milton"; Blake; ES.
43."L'India"; Arriano; Bur.
44."L'Anello di Re Salomone"; Lorenz; Adelphi.
45."L'Amore è un Dio"; Eva Cantarella; Feltrinelli.
46."Secondo Natura"; Eva Cantarella; Bur.
47."Mostri e Prodigi"; Parè; Salerno.
48."Gargantua e Pantagruele"; Rabelais; Bur.

Sono tanti, non c'è che dire! Amati o detestati non rimpiango nessuna di queste letture! E ora a voi! Se c'è un libro particolare fra questi che vi ispira e di cui volete che io parli non avete che da commentare! Vi aspetto numerosi!

P.s: Non sono matto e so benissimo che al momento con la poca pubblicità che faccio va già bene se mi becco 10 visualizzazioni non mie ma, chiunque legga queste righe, se non è un programma predefinito di Google, si senta stralibero di commentare come vuole!

Silenzio in sala, per favore...

Ahem...
 
 
(sguardo a destra... sguardo a sinistra... un leggero mormorio accompagnato da un nervoso tossicchiare di attesa si levano dal pubblico...)
 
<<P-p-prova...Prova, prova... Come funziona questo coso...? Mi, mi sentite? Prova... Bene, spero che mi sentiate tutti, altrimenti chi sta in fondo, mi faccia un segno per cortesia, grazie! Allora, benvenuti a tutti quanti! Dove? Su uno sconosciutissimo blog appena aperto, non senza difficoltà, e che ha come motivo del suo esistere qualcosa di arcaico, profondo e mistico allo stesso tempo: la Cultura! Premetto che non sono un professore, un laureato in alcun titolo che abbia a che fare con le lettere o uno scrittore né tantomeno un critico o giornalista. Sono un semplice ragazzo universitario (non di campagna), studioso di giurisprudenza che ha la grande passione della lettura.>> <<E allora? Che vuoi? Cos'hai di speciale, qual è il tuo obbiettivo?>>
 Io non sono che un lettore. Un lettore appassionato di testi di ogni tipo che abbracciano gli interessi più disparati negli ambiti più improbabili, dalla cucina alla pedagogia, e che ha una caratteristica "particolare" se vogliamo: mi appassiono di opere che i più definiscono "pesanti", "improbabili", "pedanti", "misteriose", "inutili", "strambe", "antiche" da cui però riesco a ricavare temi e collegamenti ,tramite una loro lettura integrale, che poi ritrovo e collego con altre opere di autori vissuti in contesti storici differenti. In poche parole faccio una lettura esauriente e completa di volumi poco conosciuti, complessi e che la gente o non conosce o ritiene troppo ostici da affrontare così da analizzarne la giustificazione culturale e i temi principali e non. Amo ricavare da questi testi i temi fondamentali e le motivazioni che hanno spinto l'autore a comporre proprio quell'opera in quel preciso momento, trovando le caratteristiche di tutto ciò proprio in quello che ha scritto. Confuso? Lo so, ma non appena leggerete la mia prima recensione spero capirete...>>
<<Ma perché fai tutto ciò? Cosa vuoi ottenere, cosa vuoi dimostrare?>>
<<Il mio molto umile obbiettivo è quello di discutere con voi delle varie tematiche sì, ma soprattutto di coinvolgervi e di farvi cogliere le cose in una maniera non scolastica e di diffondere il più possibile quell'insieme di informazioni e conoscenze note col nome di... Cultura. Non aspettatevi un approccio rigoroso, schematico e pedante: spiegherò le cose in maniera il più leggera possibile cercando di non annoiarvi per nulla. Nel momento in cui vi parlo di un'opera particolare è perché l'ho letta e mi ha colpito profondamente, non ne parlo "per sentito dire" (a parte nei casi dove specificato). Un altro mio obbiettivo è quello di instaurare una discussione. Quello che vi dico non è Bibbia o Vangelo ma deriva da letture, tratte da romanzi, libri di critica o testi scolastici, che magari non sono non dico falsi ma magari non precisissimi, d'altra parte ancora non mi hanno assunto al ruolo di profeta. Pertanto lasciate un vostro commento o scrivetemi direttamente (penso lo possiate fare direttamente, non sono che un novellino qui) le vostre idee, quello che pensate e proponete critiche e migliorie, qui sempre ben accette. Dunque, con cosa cominciare, se non dandovi un assaggio di quello che leggo elencandovi i titoli da me affrontati da gennaio 2013? Per il momento un arrivederci a tutti!>>