Buonasera
a tutti quanti e benvenuti allo speciale di Halloween meno spaventoso
del web (wiiii....)! Oggi non avrete UN articolo ma ben DUE: che
culo, eh? Infatti ho fatto una piccola collaborazione con l'admin
della pagina facebook "All You Need Is Dead" (in cui vi
invito a mettere mi piace subbbbito!), che ha scritto un pezzo per la
rivista online "I Love Zombie". E dunque, che cosa trovate di qui e di là?
Entrambi ci siamo occupati dello stesso autore, Flegonte di Tralle
(mai sentito? tranquilli, ad aver letto le sue opere saremo in 24 in
Italia), ma io lo contestualizzo nell'epoca e nel periodo in cui è
vissuto parlandovi di alcuni racconti mentre, dall'altra parte,
troverete interessanti collegamenti con il grande cinema horror di
Romero e quello contemporaneo facendo riferimento alla più famosa
delle storie di zombie dell'antichità: la "sposa cadavere"
di Anfipoli. Quindi, decidete voi l'approccio da seguire: io vi
lascio qui il link dell'articolo, vedete voi se leggervelo ora o più
tardi!
Flegonte come non è mai stato |
Di
Flegonte di Tralle non è che proprio si sappia quanti peli del naso
avesse: l'unica cosa certa, oltre al nome, è che fu un liberto (ex
schiavo liberato) al servizio dell'imperatore romano Adriano
(76-138).
Non abbiamo neppure una sua opera intera; anzi, non siamo
nemmeno sicuri che le opere siano le SUE! Infatti capitava che
l'imperatore scrivesse delle opere pubblicandole col nome dei suoi
liberti (così se erano brutte poteva dare la colpa ad altri) e,
anche in questo caso, sembra che ci sia una possibilità che questo
sia successo. Quello su cui ci concentreremo oggi è il testo che più
ci è arrivato integro (sebbene MOLTO lacunoso): "Il Libro delle
Meraviglie". Fin da qualche centinaio di anni prima di Cristo
andavano di moda libretti in cui gli autori facevano a gara per
raccontare i fatti più assurdi: si tratta della paradossografia
("paradosso" lo sapete che è e "grafia" indica
tutte le opere con cui si tratta l'argomento detto prima, il
"paradosso" in questo caso). Ma senza iniziare, come
solito, a parlare di Adamo e Eva arriviamo subito all'epoca della
Roma imperiale (diciamo circa dall'anno 0 in poi per semplificarci le
cose). In questo periodo l'oziosa corte dell'imperatore è sempre più smaniosa di innovazioni e novità in ogni ambito, ricercando le
più lussuose stramberie solo per impiegare il proprio tempo libero dal momento che, probabilmente, si annoiavano tantissimo (tanto facevano tutto gli schiavi, che fregava a loro?). In
particolare, in ambito letterario, si insinua la moda del macabro: da
Seneca a Lucano passando per Petronio, tutti volevano sorprendere il
pubblico con violente scene di sangue e dettagli macabri. E così fa
pure Flegonte ma in maniera molto cruda rispetto agli altri!
Di
questo "Libro delle Meraviglie" sono 3 (TRAE) i racconti
che hanno influenzato maggiormente gli autori di racconti e romanzi
horror fin dal 1800. In realtà la sua opera più famosa era "Le
Olimpiadi", un elenco pallosissimo (così dicono i critici
dell'epoca, pensate voi!) di persone (tutte rigorosamente inventate)
che avevano vinto le gare nei secoli indietro. Ma, appunto, come
dicevo, non siamo qui a parlarne oggi (grazie a Dio). A me spetta
raccontarvi del secondo e del terzo: il primo, il più famoserrimo, è
stato analizzato, come già detto (se non lo avete capito siete delle
persone male), dall'admin della pagina All You Need Is Dead su "I Love Zombie" qui: andate a leggere! Ma torniamo a noi e al
nostro Flegonte...
Abbiamo
a che fare, entrambe le volte, con storie di morti tornati in vita ma
con caratteri particolari: da una parte troviamo teste parlanti che
profetizzano guerre e massacri mentre, dall'altra, una sorta di
episodio di licantropismo. Ma andiamo con calma. Il secondo racconto
parla di uno che, dopo essersi sposato e aver lasciato incinta la
moglie, muore dopo pochi giorni. E fin qui tutto ok se non fosse per
il fatto che il bambino è, in realtà, un androgino, una creatura
mostruosa che presenta entrambi i genitali (questo era simbolo di
grande sventura nell'antichità). Gli anziani del villaggio una sera
tengono una riunione per decidere se eliminare o meno il neonato
quando, dal nulla, spunta un uomo vestito di nero: è il padre
defunto del bambino tornato indietro dall'Inferno a chiedere che il
piccolo venga risparmiato! Tutti rimangono attoniti e non sanno se
attaccarlo o essere accondiscendenti verso lo zombie ma, alla fine,
decidono di tirargli contro delle pietre (la cosa più logica quando
accadono cose del genere, no?). Il morto non più tanto morto si
stufa, afferra suo figlio e, di fronte agli astanti, lo divora vivo e
scompare lasciando, per terra, la testa del bambino. E immaginatevi
lo stupore della folla quando questa comincia a parlare predicendo
morte e distruzione per tutti! Il tema delle teste mozzate
vaticinanti è molto caro non solo alla tradizione greco-romana ma
poi si è preservata, se vogliamo, fino ai giorni nostri: pensate
alla testa di maiale ne "Il Signore delle Mosche" o anche
al gruppo "Talking heads" (anche se non penso proprio che
abbiano mai sentito parlare di Flegonte di Tralle...)
Una moderna testa parlante |
Nell'altro
racconto la situazione è abbastanza simile. Per farla breve un
generale dell'esercito romano muore e poi risorge predicendo a tutti
incredibili sventure. La cosa particolare è che, dopo che ha finito
di vaticinare, viene aggredito e sbranato da un gigantesco lupo
demoniaco spuntato dalla foresta: una sorta di lupo mannaro! E non
pensate che questi esseri fantastici siano nati solo nel 1800! Infatti
il resoconto più famoso che ci è giunto di casi del genere è di
Petronio nel "Satyricon" ma anche Ovidio ne "Le
Metamorfosi" ce ne parla. Non serve, direi, ricordare quanto
questa leggenda sia stata importante per secoli e viva ancora adesso
nei nostri cuori.
A passare in generale più che il concetto di uomo-lupo è quello di uomo-coscienza interna. Dal più famoso "Dottor Jeckill e Mister Hyde" di Stevenson fino al Doppleganger di Edgar Allan Poe passando per "Frankenstein" e altri, i doppi hanno continuato a presentarsi nella nostra cultura in maniera sempre più impressionante. Capolavoro indiscusso di questa tematica è poi il fenomeno del vampirismo i cui di solito si conosce solo il celebre "Dracula" quando, in realtà, erano tantissime le storie, dal "Vampiro" di Polidori in poi, che hanno avuto a che fare con uomini pipistrello e paletti di legno.
Sarebbe bello continuare a parlare dei racconti di Flegonte... SE NE AVESSIMO!
Sfortunatamente questo è tutto quello che c'è e, forse, proprio perchè il materiale è così poco quest'opera rimane una sorta di perla unica nel panorama della letteratura classica. Il problema e la gioia di parlarvi di questo autore è proprio questo: ho ben poco da dirvi ma quel poco è estremamente curioso e interessante! In Italia Flegonte ha solo una traduzione disponibile al grande pubblico: quella dell'Einaudi da 25€. Un consiglio? Se la trovate (e già non è facile) leggetevi di nascosto i primi tre racconti (tanto ci mettete meno di 5 minuti) e basta. Se invece vorrete approfondire tutte le opere dell'autore leggendo tutte le note possibili all'opera e diventare i #massimiesperti di Flegonte allora questo è il libro che fa per voi!
A passare in generale più che il concetto di uomo-lupo è quello di uomo-coscienza interna. Dal più famoso "Dottor Jeckill e Mister Hyde" di Stevenson fino al Doppleganger di Edgar Allan Poe passando per "Frankenstein" e altri, i doppi hanno continuato a presentarsi nella nostra cultura in maniera sempre più impressionante. Capolavoro indiscusso di questa tematica è poi il fenomeno del vampirismo i cui di solito si conosce solo il celebre "Dracula" quando, in realtà, erano tantissime le storie, dal "Vampiro" di Polidori in poi, che hanno avuto a che fare con uomini pipistrello e paletti di legno.
Questo NON è un vampiro |
Questo è un Vampiro! |
Sarebbe bello continuare a parlare dei racconti di Flegonte... SE NE AVESSIMO!
Sfortunatamente questo è tutto quello che c'è e, forse, proprio perchè il materiale è così poco quest'opera rimane una sorta di perla unica nel panorama della letteratura classica. Il problema e la gioia di parlarvi di questo autore è proprio questo: ho ben poco da dirvi ma quel poco è estremamente curioso e interessante! In Italia Flegonte ha solo una traduzione disponibile al grande pubblico: quella dell'Einaudi da 25€. Un consiglio? Se la trovate (e già non è facile) leggetevi di nascosto i primi tre racconti (tanto ci mettete meno di 5 minuti) e basta. Se invece vorrete approfondire tutte le opere dell'autore leggendo tutte le note possibili all'opera e diventare i #massimiesperti di Flegonte allora questo è il libro che fa per voi!
Il libro solo per #massimiesperti |