sabato 27 settembre 2014

Collana "A Bordo di Libro" (extra 3): Armenia e Georgia: un viaggio avventuroso!

Ciao a tutti quanti!  Oggi, dopo tanto tempo che non scrivevo più, sono qui a parlarvi di nuovo (contenti?) dei miei viaggi. Sì, lo so, il blog in questo periodo non ha visto tanti (per non dire nessuno) articoli di letteratura e questo perchè tra viaggi, esami e... estate non sono riuscito ad essere presente come vorrei e ho preferito rimandare tutto a un periodo migliore che arriverà da settimana prossima quando uscirà qualcosa di nuovo: è una fase di work in progress ma ne usciremo più forti di prima.

 Ora, invece di cominciare, dato che non ho il dono della sintesi, è il caso che faccia una premessa. Questo è un'articolo che definirei "non ufficiale" non perchè non sia qui a scriverlo quanto perchè lo sto scrivendo di getto, senza bozze o altro, e quindi sarà FARCITO di errori grammaticali più o meno voluti, inversioni di lettere date dalla foga con cui  sto buttando giù il testo e altre meraviglie che la stanchezza e il poco sonno non fanno che incrementare! Sappiate infatti che sono tornato a casa da questo viaggio di due settimane e mezza solo ieri sera (26/09/2014) alle 7 e mezzo e, ora, alle 8 e 44 del giorno dopo sono qui come un demente che vi scrivo che cosa CAZZO non è successo in questa vacanza. Mi scuso, quindi, con chi sta leggendo questo blog per la prima volta, che NON prenda questo articolo a paradigma! Ma iniziamo (sul serio ora)!

Il viaggio è stato più impegnativo del previsto, veramente. Io e i miei genitori abbiamo girovagato sulla terra per quasi tutti i continenti sempre organizzandoci da noi tutto quanto, non ci siamo mai affidati a nessuno, nemmeno per paesi come la Cina, la Siria e la Giordania MA mai ci siamo trovati così tanto in difficoltà. Questo perchè le condizioni di vita là sono molto più precarie di quanto previsto, cosa che non era emersa dai vari diari di viaggio e dalla Lonely Planet (e quindi eccomi qua che lo scrivo io): ma vi posso assicurare che le cose non sono così "lineari" come ve le descrivono. Non mi metterò qui di certo a dirvi, giorno per giorno, che ho visto e cosa ho fatto anche perchè, sinceramente, di cose "belle" da vedere (nel senso di monumenti, musei, chiese e quant'altro) non è che ve ne siano state a palate mentre quello che mi ha veramente colpito e COMMOSSO è stato il paesaggio che si poteva ammirare anche solo stando in macchina!

Il panorama IMMENSO visibile dal sito di David-Gareja in Georgia
La Georgia l'abbiamo visitata per motivi tecnici poco anche perchè, ad essere (a ragione) veramente bella è l'Armenia che si presenta più varia di paesaggi e storicamente più rilevante. Gli antichi Greci ponevano, in queste terre, il confine del mondo a occidente (anche se poi, in realtà, erano arrivati molto più in là) e, a volte, osservando il paesaggio lunare che mi circondava penso di aver capito il perchè. Sono stati piccoli e con una bassa densità d popolazione perchè se la Georgia ha 4 milioni e mezzo di abitanti circa l'Armenia ne ha solo 3 e i centri abitati (anche le cittadine segnate come più grandi sulla mappa spesso non sono altro che agglomerati di case fatiscenti) sono a volte rari in questi ambienti così poco ospitali. Ma per iniziare a parlare in modo coerente iniziamo dalla cosa più facile: le capitali Tbilisi e Yerevan rispettivamente in georgia e Armenia. Contrariamente a quanto ci si possa aspettare sono studiate in modo diverso e non si assomigliano per nulla!

Tbilisi è più storica: il suo paesaggio diurno riesce, a volte, a sorprenderti con la sua cittadella arroccata, il fiume su cui si erge il ponte della pace e le case in legno (sfortunatamente a volte MOLTO decadenti ma tornerò sull'argomento) ti dà l'impressione che le cose si siano mantenute abbastanza com'erano un tempo e anche gli stessi abitanti sembrano, spesso, poco influenzati dai turisti: è facile veder danzare intere tavolate di uomini a ritmo della loro musica tradizionale anche in ristoranti del centro dove vanno a riposarsi dopo il lavoro pasteggiando a Vodka. Da vedere a parte qualche chiesa nel centro (se siete donne ricordatevi che dovete coprirvi la testa con un velo) e il museo della Georgia che ospita un tesoro con gioielli risalenti al 3000 a.C. che MERITANO tantissimo non vi è molto e in un 2-3 giorni massimo ve la potete cavare.

Yerevan invece è più "occidentale" e, sebbene non ci sia nulla da vedere che meriti la vostra totale attenzione e devozione (a parte un fondo manoscritti visitabile alla biblioteca che vi lascerà a bocca aperta*coff*) , è comunque più vivace e vitale con molti ristoranti, bar e caffè che si animano la sera.

Parliamo ora di ciò che vale la pena veramente visitare delle due nazioni così ci togliamo questo macigno e vi posso parlare delle cose più particolari.
In Geogia sono due le mete che vi consiglio caldamente: il monastero rupestre di David-Gaeja e il museo d Stalin nella sua città natale a Gori. Il primo è un impressionante (ma non è il solo) complesso monastico letteralmente scavato nella roccia nella zona desertica che separa la Georgia dall'Azerbaijan. Qui questi eremiti hanno organizzato la loro vita lontani da tutto e da tutti finchè l'invasione barbarica di turno (persiani, mongoli e arabi passavano da quelle parti spesso) non li massacrava distruggendo tutto, costante questa presente ovunque in Georgia e in Armenia. tenete presente che qua sono Ortodossi Georgiani mentre, dall'altra parte, Cristiani Armeni e non Mussulmani! La strada per arrivarci... è come tutte le strade in questi paesi e merita un discorso a parte ma tenete presente che, dopo aver attraversato assolate zone desertiche dovrete percorrere un pezzo di sterrato pietroso (attenti con le macchine basse!). Però il panorama merita così come le antichissime pitture che si sono più o meno mantenute!











La casa natale di Stalin si trova nella cittadina in cui è nato, Gori, a pochi chilometri di Tbilisi. Il museo merita sicuramente una visita perchè si ha modo di osservare la crescita culturale di uno dei personaggi più discussi e controversi del nostro 1900: lo si può disprezzare o adorare ma il museo oggettivamente, da un punto di vista storico, merita e tanto. Non si accenna troppo alla questione delle purghe ma, a un certo punto, la storia parla da sè. In ogni caso, appunto, andateci e un po' entrate nel gioco di immedesimarvi degli adoratori anche se, come me, non lo siete!

In Armenia l'unica cosa veramente bella sono i monasteri, arroccati sulla cima delle montagne, che si trovano sparsi per un po' tutto il territorio e, in particolare, notevoli sono quelli che stanno al confine con la Georgia (Sagait, Agplan, Odzun per intenderci) che, giganteschi ricordi di una spiritualità ormai perduta, giacciono abbandonati suggestivamente circondati da erbacce incolte nella pace del silenzio. Sfortunatamente non posso mettervi nessuna foto perchè non rendono l'idea della magnificenza del luogo e del sacro mistero che vi aleggia: vi sentirete come Indiana Jones alla scoperta di un templio maledetto! Notevole anche il templio pagano di Garni, il monstaero di Ghegard (entrambi pochi chilomentri fuori Yerevan), il suggestivo sito di Noravank e lo "splendente" Tatev. Per il resto la cosa più bella vista è stato il panorama della strada che collega la capitale a Goris (da non confondere con Gori in Georgia patria di Stalin). Più che dirvi un generico "è tutto bello molto bello" non posso perchè  sono emozioni e sensazioni non trasmettibili tramite un testo letto su un diario di viaggio (se fosse un racconto o un video sarebbe diverso, ma non lo è). Quindi sì, è dunque tempo di parlare delle condizioni di vita e dei vari problemi!

La Georgia e l'Armenia hanno tanti problemi, TANTI, e hanno una cultura molto distante dalla nostra anche se può non sembrarlo a prima vista. Sono tendenzialmente chiusi di mente alle novità e come mentalità sono un po' "indietro" nell'evolversi degli avvenimenti sociali rispetto a noi. Di che sto parlando? Del maschilismo, ovviamente, che sembra una costante abbastanza forte in entrambi i posti dove mi è capitato di veder inni alle donne che sarebbero dovute rimanere a casa quale loro luogo naturale e compagnia bella. Mi chiedo che en pensino degli omosessuali a questo punto! La gente dei paesi,anche se località turistiche, fuori dalle capitali può essere che vi guardi male (a volte molto male, magari in gruppo) ma questo perchè non sono abituati a ricevere così tanti turisti durante l'anno soprattutto da fuori. Ho sentito tutta questa diversità soprattutto osservando un paio di cortei funebri in cui il morto è sopraelevato rispetto alla bara così che tutti lo possano vedere. La cosa è molto impressionante, ovviamente, e da noi non usa (un conto è la bara aperta per l'ultimo saluto col velo sul viso del cadavere, un altro è quando questo, senza veli o nulla, sporge in alto ben visibile). I problemi, principalemente, sono l'igiene, le strade e la povertà.

Ripeto, io e la mia famiglia abbiamo viaggiato molto e, ogni volta, capitava di star male per il cibo ma, passati i soliti disturbi per ciascuno poi si riprendeva a star bene e stop. Qui invece avremo avuto sì e no due giorni in cui siamo stati senza problemi contemporaneamente! Ci si ammalava a turno, incessantemente, e dopo ogni cena non sapevi al mattino come ci saresti arrivato. Le condizioni di conservazione del cibo non sono, quindi, quel granchè e anche le cose che teoricamente andavano cotte sul momento (praticamente non hanno altro che carne cotta sulla brace, focacce al formaggio e qualche cosa cotta in brodo) spesso non lo sono. Abbiamo anche girato in un loro mercato e vi posso assicurare che tra cataste di formaggio muffo e pezzi di carne lasciati all'aria aperta e macellati su un pezzo di legno in mezzo a tutti non vi era di che scherzare!

Le strade sono un gran problema. Se noleggiate una amcchina non prendetene una bassa come abbiamo fatto noi perchè... ci ha appiedato nel mezzo del nulla! Anche le starde principali sono sconnesse, piene di crateri e buche, sempre sconnesse e con mucche e pecore che improvvisamente vi attraverseranno la strada. Loro inoltre vano spediti e vi supereranno sempre ma, quando vedranno uno dei numerosissimi dossetti disseminati in giro, rallenteranno a 5 all'ora quando prima hanno sfasciato la macchina con una buca: mha!

Di povertà ve n'è tanta e, come riflessione finale, vi lascerò quello che ho scritto sulla mia pagina fb da là. Non mi sento di consigliarvi di fare questo viaggio, sinceramente ne avevamo piene le scatole di star male tutti, è la prima volta che ci succede e non è un bel segno. Sì, so che non è un grande articolo, ne sono conscio pure io, ma è veramente difficile, per me, allo stato attuale delle cose, fare delle considerazioni pienamente sensate e, quindi, completerò il tutto con un apposito lungo post su fb! ricordatevi di seguire la pagina quotidianamente che di robe ne pubblico tutti i giorni! Detto ciò ci sentiamo sabato con un nuovo articolo così, magari, torniamo ad essere un blog di letteratura e non di viaggi! Un salutone, vi lascio la discussione qui sotto, scrivete che ne pensate!

Sono, al momento, nella regione piu povera dell´Armenia (quindi scusate gli accenti e altre punteggiature ballerine) e ho qualche piccola considerazione da fare, nulla di troppo impegnativo per ora (diventera discussione poi). Abbiamo conosciuto una simpatica signora del luogo che parla inglese e che si e offerta di scambiare due chiacchere con noi. Le abbiamo chiesto come si stesse nella vecchia unione sovietica e lei ci ha risposto che... era meglio! Non vi erano limitazioni di tipo religioso, céra piu ricchezza in generale e nessuna vera limitazione per quanto riguarda le liberta peronali, anzi, era molto piu semplice recarsi in Russia! Poi e arrivata la guerra con l´Azerbaijian, poi il terremoto dell´´88 (che ha avuto il suo epicentro qui, la ex regione piu ricca dellÁrmenia, ora la piu povera) e infine il tracollo russo che ha portato all´ indipendenza. Certo, stare da soli e´ una cosa bella, dice lei, ma non era giunto il momento. Dunque, voi, che ne pensate di ueste affermazioni? Siete cosi sicuri che un regime di stampo socialista sia per forza cosi dannoso? Sono piu i meriti o i demeriti del grande blocco orientale? A voi la parola!

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