Ciao
e benvenuti a un nuovo sabato letterario del Letterarteblog. In questo
periodo sto progettando collaborazioni e brani molto importanti
(leggete l'articolo fino in fondo) e sono, inoltre, sommerso dallo
studio (maledetta sessione invernale!): quindi mi rendo conto che i
miei ultimi lavori sono un poco sottotono rispetto ad altri ma non
temete, sabato prossimo inizia il periodo d'oro invernale del blog:
per ogni aggiornamento e capire di che sto parlando venite a trovarmi
sulla mia pagina Facebook oppure aspettate una settimana o, molto semplicemente, leggetevi tutto il brano di oggi!
Intanto
vi dico anche una piccola cosa: ho cancellato un articolo. Non vi
dirò quale, chi avrà voglia lo scoprirà da solo, ma non me la
sentivo più di presentarvelo. Quando vi propongo o consiglio una
determinata cosa lo faccio perché, a mio parere, è più che valida
e meritevole. Qualora questi standard non vengano rispettati (anche
dal punto di vista umano), non me la sento di offrirvi più quel
determinato prodotto: è un discorso, essenzialmente, di fiducia,
chiarezza e trasparenza nei vostri confronti! A dire la verità penso
non avrei dovuto mai scriverlo, quel pezzo, ma mi sono sforzato e ho
chiuso un occhio. Ora però è giunto il momento di dire basta: ci ho
perso tempo e amen, pazienza, guardiamo al futuro e all'articolo!
Spero di riuscire a strapparvi almeno un sorriso questo sabato!
Quel
che vi offro oggi, comunque, è una piccola chicca. Vi ricordate
l'elenco delle opere lette quest'anno (se la risposta è no lo
trovate QUA)? Tra i testi citati vi era "Cucina per Veri Amanti"
di Alexandre Dumas (1802 - 1870) che vi consigliavo ma con qualche riserva. Allo
stesso modo, invece, vi esortavo a recuperare "Piatti Proibiti e
Ricette Segrete", un libretto analogo che, come suo fratello,
raccoglie delle ricette curiose su alimenti un po' stravaganti
tratti, tutti, dal "Grande Dizionario di Cucina", un'opera
che non penso abbia troppo bisogno di spiegazioni (il titolo dice
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Alexandre "lo Smilzo" Dumas |
tutto). Però c'è da dire che non si tratta solamente di un noioso
elenco enciclopedico freddo e asettico (anche, talvolta, ma non
sempre) ma vi sono presenti piccoli racconti di esperienze personali
tratti dalle avventure di una grande penna della letteratura francese
a cui piaceva non poco sedersi a tavola e gustare piatti particolari
e sempre nuovi. Nonostante le buone intenzioni una certa pesantezza
aleggia comunque sull'opera per cui qui, oggi, voglio cercare di
alleviarla. Infatti ho intenzione di prendere alcuni degli alimenti
più strani di "Piatti Proibiti e Ricette Segrete" e di
raccontarveli in modo un poco più riassunto e meno prolisso, tanto
dubito che qualcuno di voi si metta a cucinare carne di Pellicano,
quindi vi posso dire direttamente che ne pensa Dumas che l'ha
assaggiata! Mi raccomando, godetevi il ricettario e se vi è sembrato
interessante comprate il libro, è sicuramente molto più ampio e
dettagliato!
PICCOLO
DISCLAIMER PER I SENSIBILONI
Il
pezzo contiene descrizioni su come preparare certi animali e, alcuni
di questi, potrebbero urtare la vostra sensibilità. Io non vi posso
costringere ad andare avanti ma tenete conto che, anche se sarebbe
bello, bistecche, salsicce e hamburger del Mc Donald non crescono
sugli alberi: fate un po' i conti con voi stessi e non datemi
dell'assassino, grazie!
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Anche la carne è felice di essere carne! (?) |
1)
Armadillo: che bestia sia
l'armadillo non ho bisogno di dirvelo: sappiate che,
però,
sotto quel lucido
carapace color ocra
si cela una carne molto tenera e delicata ma dal sapore un po'
muschiato (non si lava spesso le ascelle) che potrebbe non piacere ad
alcuni: offritelo
al vostro amico Indiano, Dumas dice che lo apprezzerà di sicuro!
In particolare penso che l'armadillo rosa argentino sia uno degli
animali più carini al mondo: secondo voi è anche uno dei più
teneri (inteso come
consistenza, ovviamente...)?
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Non sembra una piccola aragosta pelos... hey, cos'è quella specie di coda flaccida laggiù? 0.0 |
2)
Attinia: avete presente quando
andate al mare, sugli scogli, e vedete,
sott'acqua, delle schifezze
gelatinose attaccate alla parete rocciosa che pregate il cielo non
finiscano sotto il vostro piede? Ecco,
l'attinia è uno di questi schifi che pare unisca il sapore del
gamberetto alla consistenza della bistecca (circa). L'apertura
superiore che fa sia da bocca che da ano poi è una chicca speciale
per veri intenditori! Se è
così buona mi chiedo perché non la servano anche al ristorante...
#dumasnonmentire
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Così invitante... Non vi viene voglia di mangiarla? |
3)
Calape: questo non è
un vero animale ma un piatto a base di tartaruga adatto per feste,
comunioni e battesimi in quanto un animale di questi può sfamare
anche 50 persone. E oggi avete la fortuna che io, insieme a Dumas, vi
spiegheremo
come prepararlo! Prendete una tartaruga marina, di quelle grosse mi
raccomando, e appendetela a testa in giù: a questo
punto con una sciabolata apritele la pancia e lasciate che perda
tutto il sangue (se le
tirate il collo prima non soffre).
Fatto ciò toglietele
il carapace della pancia (attenti agli organi interni) e scartate il
fegato che fa schifo. Dentro troverete due bei pezzi di carne che
dovrete fare a pezzetti e mettere in un consommé
a
bagno nell'acqua fredda con vari aromi.
Fate cuocere a fuoco lento e aggiungetevi delle chenelle
(polpette di carne francesi, perché chiamarle "polpette"
fa troppo casalingo) di pollo. Quando è tutto pronto versate il
brodino
nel carapace dell'animale ormai svuotato che farà da piatto unico
centrale e servite ben caldo! Dumas dice non essere troppo buono ma
se c'è crisi e gli invitati sono tanti perché no?
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E ringraziate che ho evitato immagini di animali squartati! |
4) Cane:
tutti mangiano il cane: dagli indigeni Canadesi fino ai Kantchadales
(non chiedetemi come si pronunci che non ne ho idea!)
dell'Oceania passando per gli Africani
(che Dumas gentilmente chiama "negri").
Pure gli antichi Greci e Romani ritenevano che il fedele quadrupede
fosse una vera delizia, ce lo riferiscono molti autori dell'epoca!
Pare che a scoprire questa pietanza sia stato un sacerdote Greco che,
per caso, ne assaggiò il sangue e da questo, non chiedetemi come,
comprese il valore di quella carne. E per far contento chi reclama
stereotipi da riportare in giro sì, anche i Cinesi mangiavano cani,
contenti ora? Però, come per i Romani, pare fosse un cibo
particolarmente ricercato destinato alla sola nobiltà: oh, ma non è
che,
magari,
è effettivamente buono? A
quanto pare sì, se da noi lo spacciano per carne di capriolo da
accostare a una buona polenta!
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Oggi i cani in Cina vengono trattati come da noi in Occidente! |
5) Canguro:
Dumas fa di tutto per convincerci che questo animale sia tra i più
buoni sulla terra e ci consiglia vivamente di mangiarlo: facile da
addomesticare anche in Europa, pieno di carne buona, filetti
giganteschi e coda saporita con cui fare una zuppa "che sovrasta
tutte le altre per il sapore e la bontà". Avete bisogno di
altre prove? Cerca, addirittura, di smuovere l'animo dei lettori più
sensibili invitandoli a cuocere l'animale prima che invecchi che, se
no, gli viene la cataratta e "talvolta precipitano e si uccidono
contro i muri del loro recinto" (non dovrei, ma un po' rido)! So
che in qualche ristorante australiano lo propongono: voi l'avete mai
assaggiato? Sono sinceramente molto curioso!
6) Cigno:
in poche parole: è un'anatra più bella delle altre, per il resto
non cambia
troppo di sapore e può essere al massimo un po' più tenera. Cigno,
mi deludi ancora una volta dopo che ho visto quanto sei antipatico
nella realtà (provare per credere, mordono come dannati...)!
7) Delfino:
sa di tonno ed è indigesto, seppur venga considerato un piatto
d'onore. Mi sta un po' sul culo, principalmente perché più
intelligente di me, e non mi dispiace se i Giapponesi lo pescano,
ne tagliano la lingua e poi lo rigettano morente in mare
(sto scherzando, ce ne ho uno nella vasca da bagno, mica son
cattivo!).
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Penso sia una delle peggiori foto di tutto Internet... |
8) Elefante:
mangiato, ai suoi tempi, prevalentemente in India e nella zona tra
Vietnam e Cambogia, di quest'animale vengono apprezzate in particolar
modo le zampe grigliate (piatto delicatissimo) e la proboscide. Vi
metterei anche la ricetta ma è lunga e, secondo me, viene un po'
cara al chilo come carne.
Se decidete comunque di farla una sera di queste scrivetemi in
privato che vi dico come la
fa Dumas ma, mi raccomando,
chiedete al vostro macellaio
di fiducia se vi
può togliere le ossa
prima!
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Altrimenti la carne la trovate già in scatola! |
9) Hocco:
l'hocco
è una sorta di pollo nero dal becco incredibilmente giallo
originario del Sud America. Dumas riferisce che, oltre ad essere
buono come il tacchino, è pure educato come un bravo guaglione:
bussa alla porta prima di entrare, tira l'abito dei padroni e li
segue
per la strada. Inoltre,
quando torni la casa alla sera, stanco dopo un'intensa giornata di
lavoro, il tuo hocco ti darà il benvenuto facendoti le feste,
contentissimo di rivederti dopo tanto tempo! Perché comprare un cane
quando puoi avere un hocco al tuo fianco? Ti sveglia al mattino, lo
porti a fare due passi al parco,
gli lanci un bastoncino,
torni per le 12/12:30, gli tiri il collo, lo spiumi, lo fai in forno
e lo servi ad amici e parenti: simpatico, utile e buono!
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È decisamente più figo di me! |
10) Orso:
tutti, ai tempi di Dumas,
mangiavano l'orso che, fino a pochi anni prima, era ritenuto un
alimento tabù (come il cavallo per gli inglesi ancora oggi). Per
fortuna dell'autore e dei suoi contemporanei il divieto morale
scomparve molto presto quando si accorsero che la carne dell'animale
era incredibilmente buona e delicata. Mangiato in tutto il mondo (sì,
anche in Cina...), dell'orso
si apprezzano soprattutto le delicatissime zampe di cui ci viene
offerta la dettagliatissima ricetta (che però vi risparmio) di
Monsieur Urbain Duvois, cuoco alla corte prussiana, che rimase
impressionato dalla bontà del piatto servitogli
per la prima volta a S.
Pietroburgo. Rosso, grigio, nero o bruno che sia, l'orso pare sia
sempre buono: lo stesso Dumas ne era particolarmente ghiotto. E voi,
lo mangereste? Anche il
panda, di conseguenza, non deve essere male...
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La passione di Dumas per l'orso era ben nota anche ai tempi... |
11) Pantera:
animale mangiato in India e non addomesticabile (ma va?), la pantera
viene sfruttata, a fatica, per la caccia: secondo me sono
più le volte che si pappa il padrone piuttosto che il fagiano di
turno. Rimane,
comunque,
un piatto esotico anche se meno buono dell'orso: quando la preparate,
care massaie,
togliete il fegato che fa schifo.
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Vuole solo fare amicizia... |
12) Pellicano:
quest'animale buffo, come molti volatili marini, non è per niente
buono: duro e puzzolente, serve solo a fare dell'olio (con cui non
penso sia bello condire l'insalata): se non lo trovate da catturare
in giro mi sembra che all'Esselunga,
al bancone del macellaio,
il martedì mattina ogni tre settimane ne compaia un pezzettino in
saldo: provare per credere!
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Quanto non è bello? |
Questi erano solo 12 dei 30
animali riportati nel libretto "Piatti Proibiti e Ricette
Segrete" edito dall'editore Ibis che, per 7€, vi consiglio
vivamente di acquistare!
Giunti a fine capitolo vi
posso annunciare che sabato prossimo vi parlerò, finalmente, di
"Viaggio in Occidente", un romanzo classico cinese che
rappresenta una delle esperienze letterarie più coinvolgenti e
commoventi della mia vita. L'altra notizia è che la settimana
seguente, in collaborazione con il blogger e youtuber Angelo
"Sommobuta" Cavallaro, pubblicherò un doppio articolo (uno
mio e uno suo) dove analizzeremo le influenze della letteratura (e
non solo) nei manga! Per ulteriori dettagli venutemi a trovare su Facebook!