"Spezie:
una storia di scoperte, avidità e lusso" di Francesco Antinucci
è un piccolo saggio, edito da Laterza, senza troppe pretese. Lo si
comprende bene guardando alle sue sole 157 pagine scritte grandi comprensive di un sostenuto numero di ricette, tratte da antichi libri di cucina,
presenti tra un capitolo e l'altro. "E quindi, se non è pesante, è un brutto saggio?" Assolutamente no, solo non vi dovete aspettare una trattazione completa al 100%
del fenomeno degli scambi
mercantili.
Il
libro è diviso in 4 capitoli che si occupano, ciascuno, di un
particolare periodo storico: antica Roma, Venezia del 1200,
Portogallo & co. nel 1500 e, infine, il 1700. Il fine dell'autore
è quello di evidenziare come, in ogni periodo storico, a far girare
l'economia siano stati prodotti di lusso assolutamente inutili e
superficiali, tra cui hanno sempre avuto un ruolo fondamentale le spezie. Non vengono considerati più di
tanto i caratteri storici o sociali di questi traffici (come la
nascita della borghesia ed il suo valore, ad esempio) ma viene posto
l'accento unicamente sul fattore economico. Fattore economico questo
che, però, non entra nel dettaglio e rimane, a volte, un po'
superficiale, cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso, ad essere onesti.
Sir Francis Drake, uno dei pirati più famosi di tutti i tempi |
Infatti:
ho imparato qualcosa di veramente nuovo con questo saggio? Poco,
molto poco, e tutto relativo alla prima parte sui Romani che si
facevano arrivare le merci dal sud dell'India e qualcosina su
Venezia. Per il resto è stato un buonissimo ripasso delle avventurose spedizioni
di navigatori ormai leggendari (Vasco da Gama, sir Drake ecc...) in terre straniere
alla ricerca di profitti. Rimane, in ogni caso, una parte di storia
molto affascinante da esplorare per proprio conto in maniera
approfondita con altri testi. Ma questo, penso, lo sappia benissimo lo stesso Francesco
Antinucci che propone una bibliografia decisamente scarna.
Vasco da Gama arriva (finalmente) in India |
In
compenso è molto buona l'idea di mettere delle ricette indicative
dei gusti del tempo tra un capitolo e l'altro con tanto di analisi per
evidenziare com'è cambiata la tavola degli occidentali in 2000
anni di storia. Arriva, addirittura, a dirci quante volte ricorre nei ricettari la data spezia! Veramente degno di nota!
In
definitiva: se siete appassionati di conquiste marine e traffici
commerciali vi consiglio, se non siete al vostro primo libro
sull'argomento, di non comprarlo in quanto troppo generico. Se,
invece, foste appassionati ma alle prime armi oppure vi interessasse
l'argomento in generale (come è stato anche per me) allora
acquistatelo, ne vale la pena, è un buon punto di partenza. Il
prezzo non lo conosco (è un regalo) ma non dovrebbe superare i 15€:
penso sia sui 10€-12€, non di più. Non vi metto il link Amazon
perché tanto lo trovate in ogni libreria facilmente, è una novità
del Natale 2014.
Chi
di voi pensa di leggerlo? Chi l'ha già fatto? Fatemelo sapere con un
commentino qua sotto (sono aperti a tutti) oppure venitemi a trovare
su Facebook per dirmelo! Noi intanto ci vediamo giovedì con
l'articolo "Alle Origini del Mito: Topolino Stregone".
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