venerdì 27 marzo 2015

Bar Sport (01): Dolce, Gabbana ed Elton John: la bellezza della libertà di pensiero e la famiglia moderna.

Oggi, tanto per cambiare un po', vi dico la mia su un fatto di cronaca avvenuto di recente: le dichiarazioni sulla famiglia fatte dai famosissimi stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana e della risposta polemica di Elton John. Perché se questo è un blog letterario vi trovate di fronte un articolo del genere? Più che lecito chiederselo ma, prima di chiudere la pagina, aspettate che vi risponda un attimo. Non sono un grigio giornalista ma un blogger e un essere umano con una personalità, delle idee e opinioni: amo discutere di fatti di attualità e confrontarmi anche con persone che la pensano diversamente da me. Per questo ho deciso di chiamare quest'angolo "Bar Sport" in onore al mitico (e mitologico) Stefano Benni: quasi a ricreare un posto di ritrovo, anche se virtuale, in cui io e voi possiamo discutere in pace e allegria di questioni anche leggere e non per forza di libri. Quindi, se vi va, sedetevi pure al tavolino che, intanto, ordino qualche caffè da berci tutti assieme, d'accordo?


Ricapitoliamo brevemente che è successo. I due stilisti hanno detto, in poche parole, che la famiglia "cristiana" (padre+madre+bambini vari ed eventuali) è l'unica modello che dovrebbe essere permesso e che i gay,
Non chiedetemi chi sia Dolce e chi Gabbana, non ne ho idea!
quindi, non dovrebbero poter adottare e crescere dei bambini. Oltretutto hanno condannato anche la fecondazione assistita e in vitro che porterebbe alla nascita di "bambini sintetici". Hanno dunque espresso un loro punto di vista, cosa c'è di strano? Niente, se non per il fatto che sono una notissima coppia gay, in parte simbolo di una comunità LGBT che, invece, si batte da anni per cercare di ottenere la possibilità di adottare dei bambini anche per le coppie di fatto. Anzi, in generale la notizia è stata presa così negativamente che il celebre cantante gay sir Elton John, seguito da una serie di personaggi più o meno famosi (da Madonna a Heather Parisi, tanto per intenderci), ha invitato tutti quanti a boicottare i prodotti dei due stilisti. Dopo non troppo tempo, comunque, sono arrivate le scuse da parte dell'artista che, ha ammesso, è stato un po' troppo precipitoso nel suo giudizio. Detto ciò, come la penso?

I simboli rappresentativi delle coppie di fatto
Per quanto non sia in sintonia con determinati punti di vista, sono contento che Dolce e Gabbana abbiano espresso liberamente la loro opinione. Infatti, è la riprova che ormai, nel 2015, l'Individuo è sempre più indipendente da obsolete schematizzazioni riguardanti il sesso di appartenenza o l'orientamento sessuale. Non si può, e non si Deve, parlare di una comunità gay unita perché composta da tante, tantissime, persone che la pensano in modo anche diverso l'una dall'altra. Diciamo forse "comunità etero"? No, perché non siamo tutti sulla stessa linea d'onda e abbiamo visioni differenti. Allo stesso modo è quasi doveroso che emergano punti di vista diversi in un gruppo di persone che, per ignoranza e scarso interesse, viene definito tutto unito e indistinto. Tuttavia questo tipo di dichiarazioni mi sembra, a volte, un po' costruito solo per far parlare di sé quando non si è più interessanti per il grande pubblico. Ma non entriamo nel merito della questione.

Che poi, volendo Ironizzare, la famiglia Cristiana in teoria è composta da madre vergine+ divinità trina+ bimbo speciale+ vecchio marito che sta a guardare
Ma si può, effettivamente, parlare ancora di "famiglia cristiana" nel 2015? A mio parere la famiglia tradizionale, infatti, non esiste più! Da quando abbiamo istituti come il matrimonio civile, l'adozione e l'aborto è materialmente impossibile pensare che la famiglia come veniva concepita anche solo cent'anni fa esista ancora. Ormai da una settantina d' anni siamo pienamente "investiti" da una globalizzazione così forte e violenta che è stata in grado di modificare profondamente ogni rapporto umano come l'abbiamo sempre conosciuto. Vi sono tantissime situazione sempre diverse che esulano ormai dalla concezione classica di famiglia: pensiamo anche solamente al caso di una ragazza madre o di una vedova diventata tale durante la gravidanza o, piuttosto, al contrario, un uomo che alleva suo figlio piccolissimo perché la moglie è morta per delle complicazioni durante il parto, per citare solo alcuni esempi. In questi casi, e in tantissimi altri, la persona può essere costretta ad allevare il proprio figlio da solo: chi direbbe che una cosa del genere è "sbagliata"? Poter rimanere accanto al proprio bambino, nonostante le disgrazie che ci possono accadere, penso sia un diritto che nessuno si vorrebbe vedere negato. Poi sulla questione "coppia gay che alleva un bambino" e possibili conseguenze non mi voglio esprimere ora, sarebbe troppo lungo, ma se leggete neanche troppo attentamente le righe prima capirete facilmente come la penso.

Ma adesso arriva la parte Veramente interessante: Voi come la pensate al riguardo? Siete d'accordo con me? La pensate diversamente? Creiamo un bel dibattito assieme: potete o lasciarmi qua sotto un commentino (sono aperti a tutti, iscritti a Google Plus o meno) per dirmi come la pensate al riguardo oppure venite a trovarmi su Facebook dove siete sempre i benvenuti! Alla prossima!



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