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La
recensione di oggi riguarda un saggio, "Medioevo
"Superstizioso" " di Jean-Claude Schmitt per la
Laterza. Si tratta di un argomento un po' specifico, come avrete
intuito, ma, second me, non necessita di nessuna particolare
conoscenza di base da avere le spalle, quindi è abbastanza
accessibile a tutti (non per questo, però, si tratta di una lettura
da spiaggia, ovviamente).
Innanzitutto,
da bravo storico, Schmitt inizia a definire che cos'è una
superstizione, cosa non proprio banale se ci pensate, e come veniva
vista nel Medioevo. Ovviamente, parlando di più di mille anni di
storia è costretto (e non sarebbe giustificabile altrimenti) a fare
delle distinzioni tra i vari periodi. In particolare ho apprezzato la
sua visione di insieme che parte dalle radici degli antichi romani
per poi arrivare all'argomento clou: sapere quel che sta prima è
indispensabile per comprendere quello di cui si sta parlando. L'altra
cosa che ho apprezzato è
l'oggettività con cui espone i fatti: non
aspettatevi, quindi, storie di complotti tra monaci poco
raccomandabili o racconti di processi alle streghe nel Medioevo perché non ve ne sono
stati: si fa della Storia, non della fanta-storia! Sono citati ogni tipo di documenti, da quelli letterari a
quelli giuridici passando, ogni tanto, per qualche dipinto o miniatura:
un incontro tra arti molto, molto felice! Alcuni temi, devo dire, sono
solo accennati e vanno approfonditi altrove ma ciò compensa con la
fruibilità del libro che è, figure incluse, di sole 150 pagine per
la modesta cifra di 8,00 €! Veramente poco se si guarda al valore di queste ricerche!
Troverete
un sacco di notizie e informazioni particolari, piccole curiosità
che rendono, a mio parere, il Medioevo un periodo Unico di cui si
studia sempre troppo poco a scuola. L'unica vera e propria nota
dolente è, a mio parere, a volte lo stile: i tre puntini di
sospensione alla fine di certe frasi sono inguardabili in un saggio
storico! Tuttavia diciamo che, se uno se lo legge, è per le
informazioni che contiene, non per lo stile con cui sono riportate.
Non sempre la lettura, però, è scivolata tranquilla: se leggete con
attenzione certi passi vanno affrontati almeno un paio di volte ma,
tutto sommato, sono anche pochi ma Importanti. Il segreto sta
nell'avere dei paletti fissi, dei punti di riferimento, in cui
muoversi ma non preoccupatevi perché li troverete tutti Dentro il
libro stesso.
Quindi
questo libro lo consigliamo? E consigliamolo, consigliamolo ma
attenti che l'argomento vi deve realmente interessare per poter
essere apprezzato. Ma, d'altronde, come non essere curiosi quando si
ha a che fare con fatine, cani santi e riti satanici?
Vi
ha incuriosito la mia recensione e avete intenzione di comprarlo o
volete saperne di più? L'avete letto e avete un parere diverso dal
mio? Delle puntualizzazioni ulteriori? Fatemelo sapere qui sotto nei
commenti (sono aperti a tutti) oppure scrivete sulla pagina Facebook! Mercoledì invece uscirà un piccolo speciale: dovete sapere, infatti, che questo triste blog ha vinto un premio! Si tratta del Boomstick Award, un premio dato da altri blog agli stessi blog. Mercoledì vi spiego tutto bene, per il momento... brindate con me!
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