Si
possono raccontare tanti tipi di "storie": biografie,
autobiografie, storie di guerre, storie di battaglie, storie di
popoli, storie della musica, storie di politica, storie
dell'economia, storie della letteratura e potrei andare avanti
all'infinito. Giovanni Dall'Orto, però, in "Tutta un'Altra
Storia:
l'omosessualità dall'antichità al secondo dopoguerra", ha deciso di illustrare una storia un po' particolare:
non la definirei la storia di un "gusto" né di una
"passione" o di una "tendenza". La definirei,
piuttosto, come "storia di persone". É
la storia degli omosessuali dall'antichità fino al secondo
dopoguerra. E sì, ho
ripetuto "storia" in ogni frase.
Ed
è questa una delle cose che mi è saltata all'occhio dopo essermi
letto le oltre 500 pagine (senza contare le 200 e passa di note...)
del saggio: sebbene si facciano anche tanti discorsi teorici su cosa
sia o non sia l'omosessualità,
non riesco a non vedere protagonisti gli uomini come appaiono
dai testi letterari, da
documenti giuridici e dalle
testimonianze dei loro contemporanei.
Persone
spesso perseguitate,
non comprese
e poco volute
ma a volte fiere,
orgogliose
e incredibilmente simili a noi
per emozioni e idee.
L'uomo cambia nel tempo e nello spazio ma la matrice, gira e rigira,
rimane sempre la stessa.
Il
libro, trattando 3000 anni di storia, non può permettersi di
spiegare alcuni concetti e nozioni di fondo: è un libro per chi sa
muoversi nello spazio e nel tempo senza rimanere stranito di fronte a
certi modi di pensare o evoluzioni politiche. Non sono richieste
profonde conoscenze di base,
per carità, ma non
aspettatevi di capire cosa sia il Congresso di Vienna, per dire!
Questo è un limite del libro (è per molti, non per tutti) ma anche
un suo pregio (può essere così molto più diretto e perdersi meno
in chiacchiere). Altra caratteristica che è bene che sappiate: si
parla di Storia, non di storia della letteratura. Numerosi i
riferimenti letterari, certo, ma mancano "biografie" di
Leonardo da Vinci, Oscar Wilde e Virginia Woolf: a questi personaggi
è dedicato molto, moltissimo spazio già da altri autori.
Lo scopo
di Giovanni è quello di mostrare,
invece, la visione della
società e il punto di vista di autori sicuramente meno noti (voglio
vedere chi di voi conosce Pacifico Massimo e il suo "Ecatelegium"!)
ma non per questo meno interessanti.
Quindi riferimenti limitati alla zona Europea e niente analisi
troppo approfondita dei brani letterari.
D'altra parte, però, già così il libro è diventato veramente
voluminoso: come si poteva aggiungere altro? Semplice,
affiancando un sito internet che mette a disposizione approfondimenti
di qualunque tipo, da schede di autori non affrontati a numerosissimi
testi letterari: il sito di
Giovanni Dall'Orto lo trovate qui e
merita ben più di una visita. Come se non bastasse
il libro è pieno di spunti su possibili ricerche da compiere in
futuro: culture diverse, archivi inesplorati e testi letterari da
analizzare giacciono ancora da studiare (in Italia, almeno). Altra
cosa da notare: questo è il primo saggio del genere edito da noi.
Lavori come questo
sono realizzati da anni,
ormai,
nei paesi anglofoni (e non
solo) mentre da noi, per
via di pruderie
democristiane
che, a quanto pare, ancora non ci siamo levati del tutto,
abbiamo
dovuto aspettare il 2015!
Tranne
forse in un paio di punti,
non ho trovato il saggio "di parte": la storia è storia e
in quanto tale dovrebbe essere conosciuta da tutti, dalle "Sentinelle
in Piedi" al "gay della strada".
Posso capire, comunque, che leggerlo tutto di fila possa essere
stancante e faticoso col rischio
di finire con l'odiare quello che dovrebbe
essere,
se non un passatempo,
quantomeno qualcosa di gradevole.
Per
chiudere,
ecco qualche informazione per voi: Il libro è edito dal "Saggiatore"
e lo trovate a 27€ (a mio parere assolutamente ben spesi)
facilmente reperibile anche su ordinazione. Se invece, nel leggerlo,
aveste qualche dubbio/curiosità potete contattare direttamente
Giovanni sulla sua pagina Facebook che risponderà,
sempre gentilissimo: se vi capita,
ditegli che vi ho mandato io, mi raccomando! Inoltre vorrei sapere da voi se siete interessati o meno ad approfondire la questione, nell'ipotesi di realizzare, in futuro, qualche articolo al riguardo: ditemelo lasciando un commento qua sotto (sono aperti a tutti) o venendomi a trovare sulla mia pagina Facebook! Nel lasciarvi,
dandovi appuntamento a venerdì,
vi metto qua sotto la mia intervista-dibattito a Giovanni: spero
proprio vi piaccia ed appassioni!
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