mercoledì 24 giugno 2015

Recensione Lampo (08): "Tutta un'Altra Storia." di Giovanni Dall'Orto.

Si possono raccontare tanti tipi di "storie": biografie, autobiografie, storie di guerre, storie di battaglie, storie di popoli, storie della musica, storie di politica, storie dell'economia, storie della letteratura e potrei andare avanti all'infinito. Giovanni Dall'Orto, però, in "Tutta un'Altra Storia:

l'omosessualità dall'antichità al secondo dopoguerra", ha deciso di illustrare una storia un po' particolare: non la definirei la storia di un "gusto" né di una "passione" o di una "tendenza". La definirei, piuttosto, come "storia di persone". É la storia degli omosessuali dall'antichità fino al secondo dopoguerra. E sì, ho ripetuto "storia" in ogni frase.

Ed è questa una delle cose che mi è saltata all'occhio dopo essermi letto le oltre 500 pagine (senza contare le 200 e passa di note...) del saggio: sebbene si facciano anche tanti discorsi teorici su cosa sia o non sia l'omosessualità, non riesco a non vedere protagonisti gli uomini come appaiono dai testi letterari, da documenti giuridici e dalle testimonianze dei loro contemporanei. Persone spesso perseguitate, non comprese e poco volute ma a volte fiere, orgogliose e incredibilmente simili a noi per emozioni e idee. L'uomo cambia nel tempo e nello spazio ma la matrice, gira e rigira, rimane sempre la stessa.

Il libro, trattando 3000 anni di storia, non può permettersi di spiegare alcuni concetti e nozioni di fondo: è un libro per chi sa muoversi nello spazio e nel tempo senza rimanere stranito di fronte a certi modi di pensare o evoluzioni politiche. Non sono richieste profonde conoscenze di base, per carità, ma non aspettatevi di capire cosa sia il Congresso di Vienna, per dire! Questo è un limite del libro (è per molti, non per tutti) ma anche un suo pregio (può essere così molto più diretto e perdersi meno in chiacchiere). Altra caratteristica che è bene che sappiate: si parla di Storia, non di storia della letteratura. Numerosi i riferimenti letterari, certo, ma mancano "biografie" di Leonardo da Vinci, Oscar Wilde e Virginia Woolf: a questi personaggi è dedicato molto, moltissimo spazio già da altri autori. Lo scopo di Giovanni è quello di mostrare, invece, la visione della società e il punto di vista di autori sicuramente meno noti (voglio vedere chi di voi conosce Pacifico Massimo e il suo "Ecatelegium"!) ma non per questo meno interessanti. Quindi riferimenti limitati alla zona Europea e niente analisi troppo approfondita dei brani letterari. D'altra parte, però, già così il libro è diventato veramente voluminoso: come si poteva aggiungere altro? Semplice, affiancando un sito internet che mette a disposizione approfondimenti di qualunque tipo, da schede di autori non affrontati a numerosissimi testi letterari: il sito di

Giovanni Dall'Orto lo trovate qui e merita ben più di una visita. Come se non bastasse il libro è pieno di spunti su possibili ricerche da compiere in futuro: culture diverse, archivi inesplorati e testi letterari da analizzare giacciono ancora da studiare (in Italia, almeno). Altra cosa da notare: questo è il primo saggio del genere edito da noi. Lavori come questo sono realizzati da anni, ormai, nei paesi anglofoni (e non solo) mentre da noi, per via di pruderie democristiane che, a quanto pare, ancora non ci siamo levati del tutto,
 abbiamo dovuto aspettare il 2015!

Tranne forse in un paio di punti, non ho trovato il saggio "di parte": la storia è storia e in quanto tale dovrebbe essere conosciuta da tutti, dalle "Sentinelle in Piedi" al "gay della strada". Posso capire, comunque, che leggerlo tutto di fila possa essere stancante e faticoso col rischio di finire con l'odiare quello che dovrebbe essere, se non un passatempo, quantomeno qualcosa di gradevole.



Per chiudere, ecco qualche informazione per voi: Il libro è edito dal "Saggiatore" e lo trovate a 27€ (a mio parere assolutamente ben spesi) facilmente reperibile anche su ordinazione. Se invece, nel leggerlo, aveste qualche dubbio/curiosità potete contattare direttamente Giovanni sulla sua pagina Facebook che risponderà, sempre gentilissimo: se vi capita, ditegli che vi ho mandato io, mi raccomando! Inoltre vorrei sapere da voi se siete interessati o meno ad approfondire la questione, nell'ipotesi di realizzare, in futuro, qualche articolo al riguardo: ditemelo lasciando un commento qua sotto (sono aperti a tutti) o venendomi a trovare sulla mia pagina Facebook! Nel lasciarvi, dandovi appuntamento a venerdì, vi metto qua sotto la mia intervista-dibattito a Giovanni: spero proprio vi piaccia ed appassioni! 


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